Il lavoro Interinale è stato introdotto nel 1997 dal pacchetto Treu, è stato poi abrogato e sostituito dalla somministrazione di lavoro introdotta dalla legge Biagi.
Il lavoro interinale, oggi Agenzia per il Lavoro, è una forma di lavoro tra 3 soggetti: un’azienda, che ricerca un lavoratore, un lavoratore, che cerca un impego, e un’agenzia di lavoro che fa da tramite tra i primi due. L’agenzia (chiamata fino a poco tempo fa agenzia interinale) è un attore molto particolare, soprattutto nel nostro paese.
Innanzitutto, è molto conveniente per un’azienda rivolgersi ad un’agenzia, visto che i costi dei contratti non aumentano rispetto ad assunzione diretta dei lavoratori. Inoltre, l’agenzia si occuperà di tutta la parte burocratica dell’assunzione, sollevando l’azienda stessa dall’onere. In cambio l’agenzia riceve una percentuale di commissione sull’assunzione.
Un’azienda si rivolge a un’agenzia, spesse volte, proprio per risparmiare tempo sulla burocrazia, ad esempio quando ci sono periodi in cui c’è molto lavoro da fare, bisogna assumere ma non si vuole perdere tempo con tutta la burocrazia. Per quanto riguarda la busta paga essa viene coperta dall’azienda, senza possibilità per l’agenzia di trattenerne alcuna parte. Sarà però l’agenzia ad occuparsi di riprendere, o anche licenziare, il lavoratore in caso di mancanze più o meno gravi.
Il contratto tra l’agenzia e il lavoratore può essere a tempo determinato o indeterminato e anche occasionale. I lavoratori possono decide che contratto firmare ma anche l’agenzia può scegliere a chi sottoporre un contratto di lavoro. Sono previste le classiche forme di tutela per i lavoratori e tutti gli aspetti del rapporto lavorativo (dai contratti alle tutele) sono sottoposti a continui aggiornamenti per seguire il mercato del lavoro che è sempre in continuo mutamento.
Con l’introduzione del concetto di somministrazione di lavoro, che ha sostituito il lavoro interinale, l’azienda di lavoro interinale è diventata “agenzia per il lavoro“. Rimane in ogni caso valido lo schema precedente: il rapporto di lavoro in questione non è fra due agenti (datore e lavoratore) ma fra tre (somministratore – in questo caso agenzia per il lavoro -, lavoratore, azienda). Diversamente dal lavoro interinale, la somministrazione tramite i Contratti collettivi di lavoro è stata estesa dalle imprese private anche alle Pubbliche amministrazioni.
Il singolo impiego presso il committente si chiama missione (del lavoratore). Mentre però il lavoro interinale poteva essere solo a tempo determinato, nel caso di somministrazione di lavoro l’assunzione dell’impresa fornitrice poteva, sino al 2007, essere sia a tempo determinato che a tempo indeterminato.
Nel secondo caso, in genere meno frequente, il prestatore di lavoro per i periodi nei quali non viene utilizzato resta a disposizione dell’impresa fornitrice ed ha diritto a percepire un’indennità mensile di disponibilità. Le assunzioni a tempo indeterminato riguardavano i profili professionali più richiesti dal mercato del lavoro ed in genere si trattava di figure lavorative storiche come ad esempio: meccanici, idraulici, personale amministrativo-contabile, informatici, venditori.
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